La notte nazionale del Liceo Classico - edizione 2025
Il Liceo Cairoli aderisce alla XI edizione della Notte nazionale del Liceo Classico. L'iniziativa, che si terrà il 4 aprile a partire dalle ore 18:00, coinvolgerà studenti e docenti del liceo. L’evento, nato da un’idea del prof. Rocco Schembra, docente di Latino e Greco presso il Liceo Classico “Gulli e Pennisi” di Acireale (CT), attualmente in servizio come ricercatore di Filologia classica presso l’Università di Torino, sostenuto dal Ministero dell’Istruzione e del Merito e dall’Associazione Italiana di Cultura Classica, prevede che i licei aderenti aprano le loro porte alla cittadinanza, in modo tale che gli studenti si esibiscano in tutta una serie di performance legate ai loro studi e alla esaltazione del valore formativo della cultura classica.P
Chi durante quelle ore si recherà presso il nostro liceo, potrà assistere a maratone di lettura, recite teatrali, concerti, dibattiti, presentazioni di volumi, incontri con gli autori, cortometraggi, cineforum, degustazioni a tema ispirate al mondo antico e quant’altro la fantasia e la voglia di fare degli studenti e dei docenti saprà mettere in atto.
Quest'anno gli studenti sono chiamati a riflettere sul "nostro mare".
"E' difficile dire cosa sia il Mediterraneo, Il Mediterraneo è geografia e storia. Matvejevic scrive che è Europa, Magreb e Levante; giudaismo, cristianesimo e Islam; il Talmud, la Bibbia e il Corano. Atene e Roma. Gerusalemme, Alessandria e Costantinopoli. E molto altro ancora. Uno spazio che è insieme fisico (il mare e la costa) e dell'anima (la meditazione e la nostalgia). Luogo di incontri, scambi, porto, accoglienza, antica saggezza e insieme campo di battaglia, centro di violenza, scontro, respingimento, morte. Punto di attracco e partenze, scogliera e approdo, il Mediterraneo vive di contrasti, Ma è anche la poesia antica dei nostri padri, di Omero e di Virgilio, e quella moderna di Kavafis, Hikmet, Char. E' il luogo della vita e della morte, della pace e della guerra, della rinascita dall'acqua e delle tragedie del mare. Il grido disperato dei marinai del passato in preda alle tempeste,, l'urlo assordante dei profughi di oggi. Su questo stesso mare convivono la grandezza e la vacuità, la speranza e l'odio, la fede e la superstizione." (Il coordinatore Nazionale Prof. Rocco Sghembra)